Dal deposito dell’ottimismo al leviatano, sine – cura. Norme in materia di sicurezza urbana nonché a tutela della sicurezza delle città e del decoro urbano
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Come citare

Cecchini, I. (2018). Dal deposito dell’ottimismo al leviatano, sine – cura. Norme in materia di sicurezza urbana nonché a tutela della sicurezza delle città e del decoro urbano. Studi Urbinati, A - Scienze Giuridiche, Politiche Ed Economiche, 68(1-2), 33–54. https://doi.org/10.14276/1825-1676.1281

Abstract

Il decreto legge 20 febbraio 2017 n. 14 “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”, convertito in legge 18 aprile 2017, che ha introdotto, per legge, la sicurezza urbana e la promozione della sicurezza integrata, interpella il politico, il giurista e l’operatore. Il quadro normativo si caratterizza per molti problematici aspetti, tra i quali spicca la violazione del principio che i decreti legge debbano essere emanati nei casi straordinari di necessità ed urgenza, a fronte di una continua diminuzione della criminalità in Italia che ha toccato nell’anno in corso il suo minimo storico, l’enfasi sulla percezione della sicurezza e sull’utilizzo dell’armamentario delle ordinanze “legge ed ordine”, già censurato dalla Corte Costituzionale. L’espansione pressoché illimitata del diritto punitivo amministrativo di ottocentesca memoria può arrecare gravi conseguenze a livello sociale, politico ed economico, rende opaca ed incerta l’attività degli Enti Locali, è in contrasto con il principio del pluralismo democratico, della razionalità dell’ordinamento, la capacità di produrre effetti socialmente utili per il singolo e la collettività. La palese distorsione degli strumenti emergenziali promuove lo stato d’eccezione, la sospensione, fa saltare il riparto di competenze. Un leviatano che tende a produrre sicurezza non dei diritti universali, non sottoposti a limiti e restrizioni, ma della parte più numerosa ed attiva del popolo - la maggioranza, che può desiderare opprimere una propria parte. L’articolo è un piccolo omaggio ad un grande Maestro, il prof. Massimo Pavarini.

The Decree n°14, 20/2/2017, titled “Urgent measures in the field of urban security”, translated into a law on April 18 2017, aims to regulate  urban security and to promote an integrate system of security. This law speaks to the politician, to the legal expert and to the practitioner. This new law is characterized by many controversial issues. Among them, the first and more important is the violation  of the principle that  regulations by decree should be restricted only to urgent matters, whereas it is well known that crime, in Italy,  is decreasing and it reached its lowest level this year. Secondly, the emphasis on citizens’ perception of security and the implementation of a “law and order” set of measures, that in the past was already censored by the Constitutional Court. The almost unlimited expansion of a nineteenth-century model of punitive administrative law can potentially provoke serious consequences at the social, political and economic level. It  can also make the activity of local governments unclear and uncertain. Finally, it challenges the principles of democratic pluralism, of rationality of the whole system, and the capacity to produce socially useful consequences for the individual and the community. The clear distortion of the emergency instruments promotes exceptions to and suspension of the rules of law, and undermines the partition of competencies. This law represents a “Leviathan” that seems to promote the security not of the universal rights, but of the bigger and more active section of the population, the majority,  that  can desire to oppress a part of itself. This article is a small homage to a great master, professor Massimo Pavarini. 

https://doi.org/10.14276/1825-1676.1281
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