I Class Action Settlements negli Stati Uniti.
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Come citare

Mullenix, L. S. (2013). I Class Action Settlements negli Stati Uniti. Studi Urbinati, A - Scienze Giuridiche, Politiche Ed Economiche, 59(3), 407–466. https://doi.org/10.14276/1825-1676.123

Abstract

Il presente saggio descrive il comportamento dei protagonisti delle class action settlements nella giurisdizione delle corti federali nordamericane, in primo luogo analizzando le regole che lo vincolano e in secondo luogo valutando gli incentivi che lo orientano.
Il quadro che ne emerge fornisce una dettagliata rappresentazione e una precisa valutazione del modello generale di tutela degli interessi giuridici che le class action settlements federali nordamericane sono designate a conciliare.
L’intera indagine è svolta a partire dall’analisi dei due momenti del rito processuale più importanti in relazione alle procedure di class action: la certification della classe e l’approvazione della proposta conciliativa. La struttura del saggio è scandita da un approccio innanzitutto storico che racconta della graduale emersione (e dell’attuale preminenza) delle settlement
classes. Il generale fenomeno di superamento (almeno in termini numerici) delle class action tradizionali ad opera delle settlement classes, quindi, è valutato in relazione al dibattito (dottrinale e giurisprudenziale) che ne ha accompagnato
le varie fasi e che ha gradualmente sancito la conformità delle settlement classes in relazione ai principi derivanti dal due process, nonché alla luce della disciplina contenuta nel Class Action Fairness Act del 2005. In particolare, l’a. valuta l’idoneità dello strumento conciliativo rispetto alla tutela dei membri assenti (cioè di coloro nei confronti dei quali l’accordo conciliativo raggiunto sarà produttivo di effetti vincolanti, pur non essendo tecnicamente parti del procedimento); alla tutela degli interessi dei defendants; all’esigenza di garantire la tutela delle parti del procedimento rispetto al rischio di
collusione tra gli avvocati di attori e convenuti; nonché rispetto alla necessità di garantire l’esigenza di finalità dell’ accordo conciliativo. In questo contesto, l’a. colloca la specifica posizione dei protagonisti delle class action settlement federali in funzione degli interessi che sono chiamati a rappresentare e tutelare nel processo; a tal proposito, infine, l’a. individua nel
giudizio sull’adeguatezza della rappresentanza degli interessi della classe il perno attorno al qule ruota l’intero meccanismo di tutela delineato dalle corti e dal legislatore federale nonché il presupposto per tma dettagliata valutazione delle caratteristiche peculiari delle conciliazioni collettive che distinguono queste ultime dalle conciliazioni di controversie tradizionali. Più in particolare, l’a. osserva come nelle class action settlement la tutela dei diritti dei membri (assenti o parti del relativo procedimento) della classe oggetto della proposta
conciliativa venga realizzata per il tramite dell’intervento di una pluralità di soggetti istituzionali, quali i judicial magistrates o special masters, gli objectors, le agenzie governative, i commercial notice e settlement administrator vendors, e che se per un verso la garanzia della sua attuazione non può ridursi
all’attività degli avvocati dei membri della classe parti del procedimento, per altro verso essa impone un ruolo di assoluta preminenza al giudice della causa, chiamato a esercitare in modo significativo fondamentali poteri di gestione e direzione dell’intero procedimento.
https://doi.org/10.14276/1825-1676.123
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