Annullamento doveroso?

Abstract

Lo scritto esamina la questione del cosiddetto annullamento doveroso, ossia dei casi in cui la pubblica amministrazione è vincolata ad annullare i propri atti, che negli ultimi anni è oggetto di sempre maggiore attenzione da parte della letteratura giuridica. A tal fine si procede innanzitutto a riferire degli orientamenti dottrinali che in passato consideravano l’annullamento d’ufficio oggetto di un potere vincolato, e a esporre le ragioni per le quali invece è prevalsa in giurisprudenza e in dottrina una sistemazione di questo istituto che considera il potere in parola di natura squisitamente discrezionale: sistemazione la quale è stata senz’altro ripresa nella legificazione dell’istituto che è avvenuta tramite l’emanazione dell’art.21-nonies della legge n.241 del 1990. Vengono poi esaminati in primo luogo gli orientamenti giurisprudenziali in tema di annullamento degli atti cosiddetti anticomunitari, di annullamento per motivi finanziari e di annullamento degli atti in tema di edilizia. In secondo luogo, la modifica dell’art.21-nonies della legge n.241 del 1990 disposta dalla legge n.164 del 2014, le norme ex art.52 del Codice della giustizia contabile ex d.lgs. n.174 del 2016, quelle sul preavviso di ricorso previsto dal Codice dei contratti pubblici del 2006, sull’autotutela in tema di segnalazione certificata di inizio attività, sulle raccomandazioni vincolanti dell’Autorità nazionale anticorruzione previste nella versione originaria del Codice dei contratti pubblici del 2016, sul dovere di provvedereex art.2 della legge n.241 come modificato dalla legge n.190 del 2012. In esito a questa disamina, si giunge ad affermare che a oggi nell’ordinamento italiano l’annullamento doveroso è una evenienza del tutto eccezionale, e che la doverosità per lo più si risolve in un dovere di procedere su istanze di soggetti privati, senza però che l’amministrazione sia vincolata a provvedere all’annullamento; e infine vengono ipotizzate alcune delle tendenze che potrebbero emergere in futuro.

 

The paper examines the so called “dutiful ex officio annulment” (annullamento d’ufficio doveroso), i.e. the cases in which the public administration has an obligation to quash its own decisions when they are unlawful. This topic has been increasingly at the center of the Italian legal scholars’debate, especially in the last few years. In particular, after analyzing the oldest main legal scholar’s theories according to which public administration always has an obligation to quash ex officio its own unlawful decision, the paper explains why, over the years, Courts and legal scholarship in Italy have interpreted this power mainly as a discretionary power. As a consequence, also Article 21-nonies of the Law No 241/1990 (Administrative Procedure Law) on the ex officio annulment -as amended in 2005- was a kind of restatement of this consolidated jurisprudential and scholar trend. However, Courts have continued to infer that there is an obligation on the public administration to quash an unlawful administrative decision in a few hypotheses: when an administrative decision is adopted in breach of the EU law, when the ex officio annulment can save or reduce spending costs for the public administration, when administrative decision is adopted in breach of planning law. The paper critically analyzes all these cases. Furthermore, this contribute analyzes recent rules that seem to introduce new hypothesis of “dutiful ex officio annulment”, such as, for example, Art. 21-nonies of the Law No 241/1990, as amended by the Law No. 164/2014; Art. 52 of the Legislative Decree No. 174/2016 (s.c. Code of Accounting Justice); Art. 243-bis of the Legislative Decree No. 163/2006 (the former Italian Code on Public Procurement); the original version of Art. 211 of the Legislative Decree 50/2016 (new Italian Code on Public Procurement); and Art. 2 of the Law No. 241/1990, as amended by the Law no. 190/2012 (Italian Anti-corruption Law). Against this backdrop, the paper infers that the ex officio annulment is still, as a general rule, a discretionary power and that public administration only has the duty to start the ex officio annulment procedure, without any obligation to quash an unlawful administrative act. However, the paper lives open the door to some new trends that might occur in the future.

Parole Chiave: annullamento, autotutela, poteri discrezionali, poteri vincolati, dovere di provvedere

Keywords: Ex Officio Annulment, The Second Degree Procedure and Administrative Self-Protection, Discretionary Powers, Bound Administrative Powers, Duty to Act.

https://doi.org/10.14276/2610-9050.1263
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