Luca Pacioli e le innovazioni del linguaggio contabile nelle amministrazioni mercantili e nelle signorie del ‘400

Abstract

La disciplina dell’Accounting o della Ragioneria (definita dai nostri Maestri come la “Scienza dei conti”), come noto, è volta allo studio di come misurare ed enumerare accadimenti, beni, fenomeni economici che caratterizzano la vita delle persone e, in quanto tale, risponde ad una esigenza universale, inserita nel novero dei bisogni fondamentali di ogni uomo. Nel corso dei secoli, sia il metodo contabile sia il sistema di tenuta delle relative scritture, definiti spontaneamente dai popoli, si sono trasmessi e diffusi ad altri popoli, conoscendo elaborazioni e sviluppi nella teoria e nella pratica dei singoli Paesi, a fronte dei mutevoli bisogni sociali e dei sempre più complessi accadimenti economici. La diversità e la variabilità, nel tempo e nello spazio, dei modi con cui si è cercato di rispondere ad una stessa esigenza universale hanno favorito lo sviluppo di studi di carattere storico e/o comparativo dei sistemi contabili in uso – per prassi e teoria – nei vari Paesi. Lo sviluppo della dottrina e della prassi contabile in uso in un determinato Paese avviene in modo graduale e continuo nel tempo sulla base di processi cognitivi che consentono di comprendere il passato e il presente e di generare nuovi input di cambiamento per il futuro. Ogni modificazione è, quindi, la risultante sia dell’influsso esercitato dalle nuove condizioni ambientali e dalle circostanze che accadono in quel Paese e in quel periodo storico, sia dell’evoluzione storica precedente che teoria e prassi stesse hanno subito.
[segue nel testo]

https://doi.org/10.14276/2384-8901/631
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